Sono passati solo nove mesi da quando il primo caso di SARS-CoV-2 è stato rilevato negli Stati Uniti il 19 gennaio 2020. Nonostante questo lasso di tempo piuttosto breve, c’è stata una valanga di letteratura medica che si occupa di COVID-19; la ricerca su PubMed di “COVID-19” o “SARS-CoV-2” ha restituito 63.481 articoli.
La sfida per medici, professionisti della salute pubblica e responsabili politici è semplicemente tenere il passo.
Revisioni ben strutturate della recente letteratura possono aiutare.
In Annals of Internal Medicine il recente articolo di Meyerowitz e colleghi fornisce una panoramica sulla trasmissione di SARS-CoV-2.
Vengono affrontati cinque temi centrali:
Vitalità ambientale del virus
- virus vitale è stato isolato per un massimo di 3 ore in aerosol
- virus vitale è stato isolato per un massimo di 72 ore sulle superfici
- la persistenza più lunga è su plastica e acciaio inox
- il virus è stabile a temperature più basse
- viene rapidamente inattivato a temperature ≥ 70oC
Fattori virali e dell’ospite che influenzano la trasmissione
- la suscettibilità sembra essere minore nei bambini <10 anni
- una maggiore trasmissione si verifica con la mutazione D614G
Modalità di trasmissione
la trasmissione respiratoria attraverso le goccioline è la modalità di trasmissione più comune
- vicinanza e durata sono importanti perché goccioline più grandi (≥ 5µm) cadono entro 1,8 m
- la circolazione dell’aria e la ventilazione sono importanti
- la trasmissione sessuale, fecale-orale e per via ematica non è stata dimostrata
- non ci sono prove di contatto diretto e trasmissione da fomiti,
- l’igiene costante delle mani e l’uso di disinfettanti a base di cloro o etanolo per le superfici sono stati associati a una minore trasmissione
- SARS-CoV-2 si replica in gatti e furetti
– non ci sono prove per la trasmissione dagli animali domestici alle persone
- la trasmissione verticale si verifica raramente
Periodo di contagiosità
- gli individui hanno tipicamente un periodo di incubazione di 5,2 giorni
- gli individui con sintomi lievi-moderati raramente diffondono il virus vitale dopo 10 giorni
- la diffusione è aumentata in quelli con sintomi gravi e/o ospedalizzazione
Dinamiche di trasmissione nella popolazione
- R0 (numero di casi secondari per caso) è stimato da 2 a 3
- la diffusione all’interno di una popolazione è eterogenea: poche persone (superdiffusori) trasmettono a molte altre; la maggior parte delle persone diffonde poco
- la trasmissione all’interno delle famiglie è relativamente alta
In conclusione, le buone pratiche per prevenire la diffusione di SARS-CoV-2 sono: allontanamento, uso di mascherine, igiene delle mani, decontaminazione delle superfici, ventilazione, isolamento di coloro che risultano positivi per 10 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi e messa in quarantena degli esposti.
Fonte:
Meyerowitz EA, et al. Transmission of SARS-CoV-2: A Review of Viral, Host, and Environmental Factors. Ann Intern Med. 2020 Sep 17; M20-5008.