Non è una novità che a Marzo la COVID-19 sia stata caratterizzata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come pandemia, ma da queste incredibili settimane di stress stanno nascendo necessità inizialmente forse poco prevedibili, considerata l’esigenza assolutamente primaria di salvare vite umane, limitare il contagio ed arginare la diffusione.
E’ crescente l’importanza di tutelare anche la salute mentale delle persone. Abbiamo già riportato cosa è necessario fare con i malati, con chi li assiste e con le loro famiglie. Oggi vogliamo ricordare i suggerimenti che l’OMS rivolge direttamente agli operatori sanitari, per proteggerli dal punto di vista psicologico, durante l’assistenza ai malati.
1. Sentirsi sotto pressione è un’esperienza “probabile”, da mettere in conto come evenienza che si verificherà per te e per molti dei tuoi colleghi operatori sanitari. È abbastanza normale sentirsi così nella situazione attuale. Lo stress ed i sentimenti ad esso associati non riflettono affatto che tu non possa fare il tuo lavoro, o che sei debole. Gestire la tua salute mentale ed il benessere psicosociale durante questo periodo è importante quanto gestire la tua salute fisica.
2. Abbi cura di te in questo momento. Cerca di utilizzare utili strategie come garantirti riposo e tregua sufficienti durante il lavoro o tra i turni, come mangiare cibo sufficiente e sano, come impegnarti in attività fisica e rimanere in contatto con la famiglia e gli amici. Evita di usare strategie inutili come il ricorso a tabacco, alcol o altre droghe. A lungo termine, questi possono peggiorare il tuo benessere mentale e fisico. Questo è uno scenario unico e senza precedenti per molti lavoratori. Il ricorso a strategie che hanno funzionato per te in passato, per gestire i periodi di stress, può essere di beneficio ora. È molto probabile che tu sappia come ridurre lo stress e non dovresti esitare nel mantenerti psicologicamente bene. Questo non è uno sprint, è una maratona.
3. Alcuni operatori sanitari possono purtroppo essere evitati da parte delle famiglia o dalla propria comunità per stigma, o paura.
Ciò può rendere molto più difficile una situazione già impegnativa. Se possibile, rimanere in contatto con i propri cari anche attraverso supporti digitali, che sono un mezzo molto utile in questo senso. Rivolgiti ai tuoi colleghi, al tuo manager o ad altre persone di fiducia, per il supporto sociale: i tuoi colleghi potrebbero avere esperienze simili alla tua.
4. Usa un modo comprensibile per condividere messaggi con persone con disabilità intellettive, cognitive e psicosociali.
5. E’ necessario sapere come fornire supporto alle persone che sono affette da COVID-19 e come affidarle alle risorse disponibili. Questo è particolarmente importante per coloro che richiedono un supporto psicosociale ed a tutela della salute mentale. Lo stigma che è associato ai problemi di salute mentale può causare riluttanza nel fornire assistenza riguardo sia alla COVID-19 che alla condizione di salute mentale.
La “mhGAP Humanitarian Intervention Guide (mhGAP-HIG) Clinical Management of Mental, Neurological and Substance Use Conditions in Humanitarian Emergencies” rappresenta una Guida clinica per affrontare le condizioni prioritarie di salute mentale ed è progettata per essere utilizzata da operatori sanitari non specializzati.