Domenica scorsa, a Selvino, alla presenza di numerose Autorità, è stato inaugurato dal Sindaco Diego Bertocchi il Museo Memoriale di Sciesopoli Ebraica (MuMeSE). Questo Museo racconta una storia di rinascita e di speranza.
Tra il 1945 e il 1948 a Selvino, nella colonia chiamata “Sciesopoli”, sono stati accolti 800 bambini e ragazzi ebrei, sopravvissuti alla Shoah.
Qui hanno ritrovato la vita dopo essersi salvati dalla violenza nazifascista, ormai senza più famiglia né abitazioni cui tornare.
Qui hanno ritrovato la propria identità e iniziato a guardare al futuro.
Per un paradosso della Storia, il grande edificio dove si educavano (sic!) i giovani al Fascismo, è diventato il luogo di rinascita delle vittime di quello stesso regime.
Nel 1945 la Comunità Ebraica di Milano prese in affitto Sciesopoli per destinarla ai bambini salvatisi dalla morte nei campi di sterminio nazisti e giunti in Italia dal Centro e dall’ Est Europa.
Moshe Zeiri, soldato dell’Esercito britannico, ne assunse la direzione trasformando la colonia in un originale modello educativo e preparando i bambini all’emigrazione verso la Palestina dove, nel 1948, sarebbe nato lo Stato di Israele.
Con questo Museo la storia dei Bambini di Selvino, che a Sciesopoli hanno ritrovato la loro infanzia rubata, è messa a disposizione di tutti per mantenerne viva la memoria e il messaggio di speranza.