Risposte anticorpali a SARS-CoV-2 in pazienti con COVID-19

Uno studio condotto in Cina ha dimostrato che gli individui che sviluppano anticorpi dopo essere stati infettati dal coronavirus potrebbero non tenerli più di qualche mese, specialmente se sono stati asintomatici.

Infatti i ricercatori del distretto cinese di Wanzhou hanno studiato 37 persone che sono state infettate dal coronavirus e hanno mostrato sintomi e 37 persone che sono state infettate e non hanno mostrato sintomi.

Otto settimane dopo la guarigione, i livelli di anticorpi sono scesi a limiti non rilevabili nel 40% delle persone asintomatiche e nel 13% delle persone sintomatiche.

Sono stati testati due tipi di anticorpi: immunoglobulina G (IgG) e immunoglobulina M (IgM). Le IgG di solito si sviluppano per un periodo di tempo più lungo, il che significa che è un indicatore migliore dell’immunità a lungo termine.

La riduzione degli anticorpi rilevabili è stata marcata dopo 8 settimane, con un calo mediano del 71% per i livelli di IgG nel gruppo asintomatico e un calo mediano del 76% nel gruppo sintomatico.

I risultati mettono in discussione l’idea di “passaporti di immunità“, che alcuni paesi vogliono rilasciare a persone che risultano positive agli anticorpi. Queste persone sarebbero autorizzate a tornare al lavoro e a viaggiare perché sono presumibilmente immuni al virus.

Questi dati potrebbero indicare i rischi derivanti dall’uso dei passaporti di immunità COVID-19 e sostenere il prolungamento degli interventi di sanità pubblica, inclusi il distanziamento sociale, l’igiene e l’isolamento di gruppi ad alto rischio.

Fonte:
Long QX, Liu BZ, Deng HJ, Wu GC, et al.
Antibody responses to SARS-CoV-2 in patients with COVID-19.Nat Med. 2020 Jun;26(6):845-848.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *