Persistenza dei coronavirus sulle superfici inanimate e loro inattivazione con agenti biocidi

Il nuovo coronavirus umano, SARS-CoV-2, è diventato un problema di salute globale che causa gravi infezioni del tratto respiratorio nell’uomo.

Le trasmissioni da uomo a uomo sono state descritte con tempi di incubazione tra 2-10 giorni, facilitando la sua diffusione attraverso goccioline, mani o superfici contaminate.

In questa rassegna è stata rivista la letteratura scientificai che ha preso in considerazione la persistenza dei coronavirus umani e veterinari sulle superfici inanimate, nonché le strategie di inattivazione con agenti biocidi utilizzati per la disinfezione chimica.

L’analisi di 22 studi rivela che i coronavirus umani come il coronavirus della SARS, il coronavirus della MERS o i coronavirus umani endemici (HCoV) possono persistere su superfici inanimate come metallo, vetro o plastica fino a 9 giorni, ma possono essere inattivati ​​in modo efficiente entro 1 minuto mediante procedure di disinfezione delle superfici con etanolo al 62-71%, perossido di idrogeno (acqua ossigenata) allo 0,5% o ipoclorito di sodio allo 0,1%. Altri agenti biocidi come il cloruro di benzalconio allo 0,05-0,2% o il digluconato di clorexidina allo 0,02% sono meno efficaci.

Poiché non sono disponibili terapie specifiche per SARS-CoV-2, il contenimento precoce e la prevenzione di un’ulteriore diffusione sono cruciali per fermare l’epidemia in corso e controllare questo nuovo fagente infettivo.

Fonte:
G Kampf, D Todt, S Pfaender, E Steinmann.Persistence of Coronaviruses on Inanimate Surfaces and Their Inactivation With Biocidal Agents.
J Hosp Infect. 2020 Mar;104(3):246-251.

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