In occasione della Giornata Mondiale delle Epatiti che cade il 28 luglio, istituzioni, specialisti, economisti, servizio pubblico, mondo dell’impresa insieme per una conferenza stampa di lancio della Campagna Sociale per l’eliminazione dell’Epatite C, che si è tenuta mercoledì 24 luglio al Senato della Repubblica, presso la Sala Caduti Nassirya di Palazzo Madama.
È stato presentato lo spot di sensibilizzazione sull’HCV: patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero della Salute, andrà in onda su tutti i canali radio e tv della Rai, su Rai Social e Rai web dal 23 luglio sino al termine della campagna.
Il servizio pubblico attraverso RAI Solidarietà Sociale ha sposato questa campagna dimostrando grande attenzione per un tema che rappresenta una grande conquista per la scienza. Tutti siamo coinvolti e la società civile deve aiutare a far emergere il “sommerso”, ossia quei soggetti colpiti dal virus e ignari di aver contratto l’infezione. Le stime del sommerso raggiungono cifre comprese tra le 100mila e le 350 mila persone.
“Le istituzioni devono lavorare con le società scientifiche, associazioni e media per far emergere la comunità del sommerso e le popolazioni serbatoio del virus, per avviare i soggetti malati verso i centri prescrittori dove possono essere curati.” – sottolinea Pierpaolo Silieri, Presidente della XII Commissione Igiene e Sanità del Senato.
Il virus dell’epatite C è una delle principali cause di morbilità e mortalità correlate al fegato. La disponibilità di una cura ad alta efficacia, che consente la definitiva eliminazione del virus in circa il 97% dei casi, ha cambiato radicalmente la prognosi e il destino individuale di migliaia di pazienti. L’Italia raggiungerà l’obiettivo dell’OMS della riduzione del 65% della mortalità HCV correlata nel 2022 e si colloca tra i 12 Paesi avviati positivamente verso il traguardo dell’OMS dell’eliminazione dell’infezione da HCV entro il 2030.
“Oggi abbiamo a disposizione farmaci per combattere l’epatite C che sono così efficaci da assicurare nella quasi totalità dei casi l’eradicazione dell’infezione. In questo scenario bisogna individuare quali siano le popolazioni chiave nelle quali l’infezione si trova a circolare maggiormente, come i tossicodipendenti per via endovenosa, ma anche i detenuti e i migranti.”, spiega il Prof. Massimo Galli, Presidente SIMIT.
“C’è ottimismo per quanto riguarda l’HCV, eppure l’emergenza è ancora attuale” aggiunge Salvatore Petta, segretario ASIF.
“Oggi dobbiamo considerare la lotta all’epatite C non ancora vinta del tutto. Abbiamo a disposizione dei farmaci antivirali estremamente validi sia per efficacia, sia per sicurezza, tuttavia dobbiamo curare ancora molti pazienti. Una particolare attenzione va dedicata a soggetti con fattori di rischio per esposizione al virus (trasfusione dei derivati del plasma prima degli anni ’90, storia di chirurgia inferiore, storia di iniezioni con siringhe monouso, portatori di tatuaggi/piercing, etc).”
Ruben Cazzola