Torna la primavera e con la primavera tornano anche, per i soggetti che ne soffrono, le allergie respiratorie. Un disturbo in crescita che colpisce 1 italiano su 2 ma che, anche quest’anno, farà i conti con le variabili dettate dalla pandemia in corso.
Questo è quanto è emerso da uno studio promosso da Assosalute, che ha fatto il punto sul tema insieme al Prof. Giorgio Walter Canonica, Direttore Centro Medicina Personalizzata Asma e Allergologia – Istituto Clinico Humanitas Milano, che ricorda come “le allergopatie o allergie respiratorie siano risposte anomale a generiche sostanze chiamate allergeni in soggetti ipersensibili, il cui sistema immunitario reagisce scatenando una serie di reazioni sgradevoli.
ALLERGIE E CORONAVIRUS
“Chi soffre di forme di allergia ne è vittima un po’ ovunque, sia all’aria aperta che in casa, anche in considerazione del fatto che almeno il 75% dei pazienti con più di 18 anni è poli-sensibile e cioè risente dell’azione di più allergeni. Alla luce della pandemia in atto, c’è una buona notizia per i soggetti allergici che si sono dimostrati essere meno suscettibili nei confronti dell’infezione da parte del Coronavirus.
Questo perché il meccanismo immunologico che determina l’allergia ha un effetto di diminuzione dei recettori per il Coronavirus sulle cellule delle mucose respiratorie.
Ciò però, non implica una conseguente esenzione dall’uso della mascherina e dalle altre pratiche volte a proteggersi dal virus da parte dei soggetti che soffrono di rinite allergica.”
ALLERGIE INDOOR E OUTDOOR
Trascorrendo più tempo in casa a causa delle restrizioni, tuttavia, è aumentata l’esposizione a polveri e umidità.
Al contrario, il minor tempo trascorso all’aria aperta significa una ridotta esposizione ai pollini, diminuita anche dall’uso delle mascherine.
Inoltre, le limitazioni imposte con forme differenziali di lockdown hanno segnato un abbassamento dei livelli di inquinamento: “Questo, ha portato a una conseguente diminuzione dell’insulto alle mucose delle vie respiratorie derivante dalla qualità dell’aria.
Contro le allergie fuori casa sono poche le contromisure che si possono adottare, perché queste variano in funzione del clima.
In casa, invece si possono mettere in pratica comportamenti in grado di fare la differenza:
- areare spesso e nei giusti momenti della giornata i locali per bilanciare i livelli di umidità,
- pulire frequentemente e a fondo per eliminare il più possibile polvere, acari e pollini che si depositano soprattutto su moquette e tappeti.
Tutte queste sono azioni indubbiamente efficaci per migliorare la qualità di vita delle persone allergiche.