Esiste una sessualità da coronavirus? Sappiamo che COVID-19 non è una malattia venerea ma è quasi peggio: un’infezione da contiguità, da vicinanza. Si impone quindi, in queste settimane, un distanziamento sociale che è l’unica vera, efficace arma per contrastare, in attesa del vaccino, la pandemia. La salute sessuale e sentimentale può essere profondamente mutata, cambiata, peggiorata o, in molti casi, addirittura migliorata. La differenza la fanno le condizioni oggettive, la situazione abitativa, le esperienze, le speranze ma, in realtà, una parte importante della capacità di ciascuno di reagire all’emergenza dipende dal carattere e dalla personalità.
Tutto questo è misurabile collegandosi al sito www.sexcovid.it, creato dalla squadra di scienziati, medici e psicologi che lavorano all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata presso la Cattedra di Endocrinologia e Sessuologia Medica diretta dal Prof. Emmanuele A. Jannini.
Il questionario è totalmente anonimo e dedicato a tutti, di ogni genere e orientamento sessuale, single, in coppia, separati, vicini, lontani, amanti. Al termine della compilazione verrà restituito, a chi lo compila, un proprio profilo relazionale, basato sulle risposte fornite, che aiuta a conoscere meglio se stessi, le proprie risorse emozionali, emotive, sentimentali, sessuali e a individuare le proprie aree di miglioramento.
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