Uomini e prevenzione urologica: tanta paura ma pochi controlli

In Italia, oltre la metà degli uomini (53%) ha paura del tumore alla prostata, più che di quello al polmone, ma solo 1 su 4 ha effettuato un esame di controllo, per lo più per scelta personale o per aver avuto qualche sintomo. La maggioranza degli uomini (81%) sa che il tumore alla prostata è il più diffuso ma dimostra una scarsa conoscenza (28%) delle funzioni di questa ghiandola.
Sono questi i principali risultati della ricerca Uomini e prevenzione urologica: è una cosa da maschi” condotta da SWG per la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori  (LILIT) in occasione del mese di novembre dedicato alla prevenzione dei tumori urologici. L’indagine è stata svolta su un campione di uomini tra i 30 e i 65 anni

Da anni la LILT è impegnata nell’attività di sensibilizzazione al maschile attraverso il Percorso Azzurroper diffondere il più possibile anche tra gli uomini la cultura della prevenzione e della diagnosi precoce: adottare stili di vita corretti (non fumare, mangiare in modo sano, moderare il consumo di alcol, svolgere attività fisica) e sottoporsi a controlli periodici riduce infatti il rischio di ammalarsi di cancro. 

Il fatto che l’80% degli uomini non sia mai andato dall’urologo – afferma il presidente LILT, prof. Francesco Schittulli – è un dato preoccupante, perché significa che si ricorre alle visite solo quando le patologie sono già manifeste e conclamate, quando invece sarebbe fondamentale, specialmente superati i 50 anni di età, rendere periodico il controllo, come lo è la mammografia per le donne. Con la campagna Percorso Azzurro, che vede impegnate in diverse iniziative tante delle nostre sezioni sparse su tutto il territorio nazionale, LILT intende sensibilizzare gli uomini sull’importanza della prevenzione e della consapevolezza sui rischi, legati talvolta anche a piccoli disturbi spesso trascurati, per tenere lontane tante patologie aggressive per la salute maschile”.

Sottoporsi a visite di diagnosi precoce resta ancora una prerogativa femminile – aggiunge il Presidente LILT Milano, prof. Marco Alloisio – anche se il 62% degli uomini è consapevole che i controlli urologici sono la via principale per una prevenzione efficace. Anche se i dati ci dicono che 1 uomo su 9 si ammala di tumore alla prostata, il tumore ai testicoli è la neoplasia maschile più frequente tra gli under 50. È quindi importante rafforzare e diffondere il più possibile le campagne informative al maschile affinché si diffonda anche tra gli uomini, come già avviene per le donne, la sana abitudine a prendersi cura di sé stessi. Ed è anche necessario un ulteriore coinvolgimento dei medici di Medicina Generale: la loro capacità di persuasione nei confronti dei pazienti è infatti elevata e, per quanto riguarda i tumori maschili, può fare la differenza nell’avvicinare gli uomini alle visite di controllo”.

 Oltre a quello alla prostata, gli altri tumori prettamente maschili sono quello al testicolo e il carcinoma del pene: anche per queste patologie la diagnosi precoce gioca un ruolo fondamentale nella cura e nella riduzione della mortalità. “I tumori urologici nel maschio, a parte quello della prostata e parzialmente quelli della vescica, sono considerati rari, ma questo non significa che siano da sottovalutare  –  chiarisce il Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Urologica della Fondazione IRCCS, prof. Roberto Salvioni –.La curabilità è molto buona ma questa avviene se vengono prevenuti o diagnosticati precocemente.  La prevenzione comprende igiene personale, alimentazione sana, astensione dal fumo. La diagnosi precoce si attua ricorrendo al medico o allo specialista e non aspettando che tutto si sistemi naturalmente”.

2 pensieri su “Uomini e prevenzione urologica: tanta paura ma pochi controlli

  1. Non condivido la “superficialità ” con cui in questa campagna viene trattata la connessione tra ormoni (Testosterone : bruciagrassi nel metabolismo e principe di muscoli e ossa) e l’Insulina. Fondamentale per la prevenzione della “sindrome addominale”spesso precursore del diabete II e dei rischi cardiovascolari la REGOLARIZZAZIONE del Testosterone- Ipogonadismi Acquisiti spesso transitori e facilmente diagnosticabili. Per l’uomo è fondamentale la regolarizzazione degli ormoni
    nel loro percorso di vita. F.D.C.

  2. Percorso Azzurro : la prevenzione , secondo il mio parere passa per una visita uro-andrologica obbligatoria nelle scuole e una nei licei. In seguito dopo i 50-55 anni un’altra visita uro-andrologica
    obbligatoria gratis ( senza ticket) in ambulatori urologici comunali.

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