“A” come Alice,“B” come Bergamo Scienza

Alice parla della sua condizione di disabile come di una “sventura” capitatale alla nascita che l’ha costretta sulla sedia a rotelle, tuttavia la sua voglia di vivere come gli altri e il suo animo positivo l’hanno portata a vincere il suo handicap. Tuttavia, nonostante la sua volontà, il sogno non si sarebbe potuto avverare se non fossero intervenute tre condizioni favorevoli che congiuntamente hanno contribuito  ad aiutare questa ragazza solare ora diciassettenne.

Alice

La prima è stata la trasmissione televisiva “Le iene” che ha fatto conoscere al grande pubblico la sua “sventura”, la seconda la straordinaria generosità di una sconosciuta che ha comperato ad Alice un esoscheletro e la terza genialità del dott. Stefano Mazzoleni che è attivo nella progettazione, sviluppo e validazione di dispositivi robotici per la riabilitazione e l’assistenza.

Di questo si è parlato, e non solo, sabato scorso a San Pellegrino Terme in occasione di un evento del Festival “Bergamo Scienza 2019”.

Il dott. Mazzoleni, ricercatore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

Il dott. Mazzoleni, ricercatore dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha efficacemente illustrato come il robot, abitualmente pensato come un banale elettrodomestico o come un pericoloso personaggio cinematografico, possa invece essere di estrema importanza nei processi riabilitativi come dimostrato nella real life dalla storia di Alice.

Quest’ultima ha esortato i suoi coetanei a non deprimersi mai per le avversità della vita che deve essere vissuta gioiosamente e a non compiere, spinti dalla disperazione, gesti insensati.

Dopo le commoventi parole, Alice ha dimostrato a tutti i presenti i risultati ottenuti con l’aiuto del suo esoscheletro, liberandosi dalla sedia a rotelle e camminando spedita in sua  compagnia.

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