Ozono contro il COVID-19: Certificato il dispositivo di un’azienda italiana.

Lo studio condotto con l’Università degli Studi di Padova

Il Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università degli Studi di Padova, diretto dal Prof. Andrea Crisanti, ha condotto uno studio per verificare l’attività di inibizione virale (attività virucida) del dispositivo della società italiana Sanity System, nei confronti del virus SARS-CoV-2. A seguito dei risultati ottenuti, questo dispositivo è stato certificato per la sanificazione degli ambienti (aria e superfici) con tecnologia a ozono, come efficace nell’attività virucida contro il virus SARS-CoV-2 con abbattimento della carica virale superiore al 99%.

Il report dello studio ha definito in modo chiaro e dettagliato le modalità di esecuzione ed i risultati ottenuti dall’indagine, che è la prima a livello internazionale su un macchinario specifico, testato su tutti i suoi programmi e non solamente sull’efficacia dell’ozono, che in certe quantità è in grado di inattivare il virus, come invece divulgato da un altro studio accademico giapponese, non incentrato sulle prerogative tecniche di un dispositivo specifico.

Questo nuovo studio, invece, è specifico sullo strumento e sul metodo di sanificazione e segna una svolta procedurale e temporale nei processi di bonifica battericida e virucida sulle superfici e nell’aria. “Accogliamo questo risultato con grande soddisfazione – ha commentato Vittorio Hans Pinto, il creatore di questo sistema made in Italy – Viene così riconosciuto lo sforzo di una giovane azienda italiana che con il proprio prodotto di sanificazione riesce a dare un validissimo contributo contro il COVID-19, in una sfida che coinvolge tutto il Sistema-Paese”.

Vittorio Hans Pinto

L’ozono è utilizzato per purificare l’aria in determinate circostanze, a precise concentrazioni, in spazi delimitati, ma, come spiega Andrea Crisanti, non è generalizzabile utilizzare generatori di ozono per stare automaticamente tranquilli. Questi sono validi se scientificamente certificati, non ci si può affidare al fai-da-te.

Le analisi dell’Università di Padova

Tutti gli esperimenti sono stati condotti in Laboratorio di Sicurezza Livello 3. Ogni sospensione virale è stata preparata e amplificata su larga scala in colture cellulari in monostrato. Dopo l’infezione e la moltiplicazione del virus, i detriti cellulari sono stati allontanati mediante doppia centrifugazione a bassa velocità (2500 rpm per 10 minuti) ed il surnatante contenente il virus è stato prelevato per determinare il titolo virale. È stato poi suddiviso in aliquote a titolo noto di 2 ml di volume in eppendorf e conservato alla temperatura di -80° in congelatore. Successivamente, sono state svolte le prove preliminari per la preparazione della sospensione virale–titolo virale. Nella verifica dell’attività virucida dei dispositivi, c’è stata una fase di esposizione e una fase di recupero.

Nella prima, i carriers sono stati sterilizzati e posizionati all’interno di piastre Petri vuote. Successivamente, tutti i carriers sono stati recuperati. Infine, l’attività infettante è stata determinata con metodo Spaerman-Karber: il test dell’attività virucida è risultato valido alle prove effettuate.

La tecnologia messa a punto

I dispositivi di sanificazione ad ozono sono concepiti per eliminare quasi il 100% di batteri, germi, virus, lieviti, muffe, funghi, spore, presenti in ambienti e superfici. Questi macchinari, già usati dall’Università per i test, sono noti da tempo ed utilizzati in Italia ed in 54 paesi del mondo. Questo nuovo studio mirato sugli effetti sul SARS-CoV-2 rappresenta un’ulteriore validazione, per un supporto in ambito medico e non solo, per le percentuali di abbattimento della carica microbica e di inattivazione virale, che si sono rivelate significative con un unico trattamento.

L’indagine ha dimostrato che il sanificatore, grazie al suo esclusivo protocollo di funzionamento, è in grado di abbattere oltre il 99,98% dei principali microrganismi contaminanti l’acqua e l’aria. I macchinari hanno diverse certificazioni ed approvazioni nazionali ed internazionali, tra cui anche il Marchio CE e la Certificazione ISO 9001.

Questi strumenti, dotati di programmi automatici di utilizzo, rappresentano una svolta nel campo della sanificazione di molteplici strutture sanitarie (private e pubbliche), di ospedali, stazioni di vigili del fuoco, ambulanze, aeroporti, rendendole più sicure dal punto di vista microbiologico, abbattendo drasticamente le occasioni di contagio, il rischio di contrarre infezioni e la diffusione di malattie infettive. Per Vittorio Hans Pinto, quest’ultimo rappresenta proprio il fine ultimo: prevenire ed arginare la diffusione delle infezioni.

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