Scelte e priorità riviste dagli italiani, durante il periodo critico del COVID-19

Philips presenta il Rapporto sull’Economia del Benessere 2020, seconda edizione dell’indagine Philips realizzata da DOXA a Giugno di quest’anno, per analizzare stili di vita, abitudini e tendenze di consumo di 4.000 italiani su alimentazione, attività fisica, cura del corpo, gestione dello stress e igiene del sonno. L’emergenza COVID-19 ha fatto sentire i propri effetti anche sugli acquisti degli italiani di prodotti e servizi per il benessere, scesi nell’ultimo anno a 37 miliardi di euro, segnando un -14% rispetto ai 43 miliardi del 2018 (rilevazione: ottobre 2018), mentre la spesa pro-capite è passata da circa 1.300 € a 1.200 € annui (-7%).

Tengono solo gli acquisti per la gestione dello stress (4,8 miliardi in linea con i 4,9 miliardi del 2018) e del sonno (2,1 miliardi, in crescita rispetto a 1,8 miliardi del 2018).

Le quote più consistenti restano dedicate alla sana alimentazione (14,9 miliardi contro i 17,5 miliardi spesi nel 2018), alla cura del corpo (8,6 miliardi vs. 10,2 miliardi nel 2018) ed all’attività fisica (7,1 miliardi vs. 8,6 miliardi nel 2018).



La ripartizione del paniere di spesa per il benessere degli italiani è in linea con quella rilevata nella prima edizione della ricerca (2018)

Dopo mesi di isolamento, durante i quali gli italiani sono stati sottoposti ad elevati livelli di tensione ed incertezza, la voce di spesa “gestione dello stress”, rimane sostanzialmente invariata (4,8 miliardi vs. 4,9 miliardi 2018 pari a -2%). La spesa per il sonno è invece salita a 2,1 miliardi, pari a +16% rispetto agli 1,8 miliardi del 2018.

Malgrado COVID-19, gli italiani si sentono bene

E’ infatti rimasta invariata (81%) la percentuale di italiani che hanno valutato positivamente il proprio stato di salute, ma l’emergenza COVID-19 ha necessariamente modificato le abitudini circa le pratiche orientate alla prevenzione: è diminuita la frequenza con cui è stato consultato di persona il medico di famiglia e si sono eseguiti esami ed accertamenti, il tutto parzialmente vicariato da consulti a distanza ed online (nel 56% dei casi per i MMG e nel 35% dei casi per gli specialisti).

Sana Alimentazione e acquisti green
La spesa pro-capite in sana alimentazione è calata (-15%) e questa contrazione ha coinvolto tutti i settori presi in considerazione, dall’integrazione alimentare, ai prodotti per regimi specifici ai piccoli elettrodomestici.

Si rileva una propensione per gli acquisti green (quasi il 40% delle persone dichiara di acquistare con una certa regolarità marche e prodotti attenti all’ambiente e circa 3,5 prodotti su 10 che mettiamo nei nostri carrelli sono “sostenibili”). 4 italiani su 10 sono propensi a spendere di più, pur di consumare prodotti ecosostenibili. L’attenzione per l’ambiente si riflette anche nella scelta dei piccoli elettrodomestici: anche in questo caso il 40% degli italiani è disposto a spendere di più per un prodotto eco-friendly, con punte del 51% nella fascia di età 18-24 anni.

Cura del corpo
Questo settore ha duramente subito il contraccolpo causato dal Coronavirus (-15% della spesa complessiva). Una contrazione più contenuta (-5%) ha riguardato la spesa per i dispositivi per la cura della persona. Emerge anche in questo ambito una sensibilità ai temi ambientali.

Attività fisica
L’emergenza COVID-19 ha causato una contrazione della spesa degli italiani in questo settore (-17%). Soffrono soprattutto palestre e piscine, il settore abbigliamento e quello delle attrezzature sportive, mentre rimane sostanzialmente invariata la spesa per device tecnologici ed è in deciso aumento l’utilizzo di supporti digitali, quali app (43% attuale vs. 31% nel 2018) ed il ricorso a personal trainer (+10%), anche grazie alle lezioni a distanza.

Gestione dello Stress
Per oltre il 50% degli italiani la crisi legata al Coronavirus ha acuito la sensazione di ansia e stress, motivo per cui la spesa in questo settore è rimasta sostanzialmente invariata. Se da un lato i mesi di quarantena hanno inevitabilmente prodotto una contrazione della spesa per la partecipazione fisica a corsi, dall’altro si registra una crescita del ricorso agli specialisti, a cui si sono rivolti 6 milioni di italiani (contro i 4,7 del 2018) per una spesa che è cresciuta rispetto al 2018 (+20%).

Sonno
L’ansia e lo stress da COVID-19 hanno avuto ripercussioni negative anche sulla qualità del sonno. La percentuale di quanti lamentano difficoltà a dormire è balzata al 59% secondo la rilevazione 2020 (dal 47% del 2018). Gli italiani si sono così ritrovati a spendere 300 miliardi  in più, rispetto al 2018, per affrontare la situazione e lo hanno fatto in particolare ricorrendo a rimedi quali tisane, integratori e prodotti erboristici (+200 miliardi rispetto al 2018) e consultando gli specialisti, per una maggiore spesa pari a quasi 100 milioni di €.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *