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A 95 anni, ci ha lasciato l’inventore dell’ibuprofene

Il chimico britannico Stewart Adams è mancato nella giornata di oggi, a Nottingham. A dare la triste notizia, il figlio Charles.

Adams, era nato nel 1923 a Byfield, nel Northamptonshire.
Lasciò la scuola a 16 anni e iniziò un apprendistato in una farmacia al dettaglio gestita da Boots. Questo lo condusse alla laurea in farmacia seguita da un dottorato in farmacologia presso l’Università di Leeds, prima di tornare nel dipartimento di ricerca della Boots Pure Drug Company Ltd nel 1952.

Furono i postumi di una sbornia a convincerlo ad assumere una dose di 600mg del farmaco al quale fino a quel momento aveva lavorato in laboratorio. Quando lo inghiottì, a Stewart Adams passò il mal di testa; un attimo dopo essere intervenuto lucidamente a un convegno, quello stesso giorno, capì che quell’antidolorifico era efficace e avrebbe potuto alleviare il dolore di altre migliaia di persone.

La struttura dell’ibuprofene.

Agli inizi degli anni ’50 avviò il lavoro per trovare un farmaco contro l’artrite reumatoide che non avesse effetti collaterali; nel 1961 venne così depositato un brevetto per l’acido composto 2- (4-isobutilfenil) propionico, successivamente chiamato ibuprofene; nel 1966 si svolgono gli studi clinici a Edimburgo e viene evidenziato l’effetto antinfiammatorio del medicinale.
Nel 1969 ibuprofene fu lanciato nel Regno Unito solo su prescrizione medica e nel 1983 divenne disponibile senza ricetta.

Ruben Cazzola

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